17 giugno 2016

Un dramma shakespeariano in piena regola








Avete discusso, litigato, vi siete scontrati/affratellati con passione per Brexit? Bene! Spero che, almeno, la lunga diatriba sia servita per chiarirvi le idee, per approfondirne i significati in termini di geopolitica e diplomazia internazionale…per il resto, ci hanno pensato loro, i soliti.
Ora, Brexit avrà un esito scontato, poiché il messaggio è partito in modo quasi subliminale, coperto da significati semplici da comprendere, ma difficilissimi da interpretare per una persona digiuna di psicologia,  sociologia e poco attenta ai movimenti strategici internazionali.
Perché?
Poiché la trama è stata scelta dal grande William in persona: si è trattato, poi, semplicemente di eseguirla. Veniamo all’anamnesi della situazione.

L’assassino
Viene scelto in modo che la sua storia sia la più semplice possibile: un drop-out in piena regola, incapace di pensiero razionale per più di tre secondi, con pochi neuroni ancora in circolo. Ovviamente, questa è la rappresentazione in scena: non sappiamo se Thomas Mair fosse veramente un povero deficiente in libertà, questo è ciò che devono credere gli elettori. Magari era “sotto osservazione” da anni: poi, bastano pochi input e il “dormiente” si mette in moto. D’altro canto, le tecniche per inserire chips sottocutanei sono oramai molto avanzate, e non ci stupiremmo affatto se fossero state usate anche se, in questo caso, forse non era nemmeno necessario giungere a tanto.
Insomma, il solito prototipo umano pronto a diventare un assassino perché la sua soglia scatta a livelli molto bassi: basta poco, qualche “amico come si deve”, la prospettiva di diventare famoso…e il gioco è fatto. La sua vita, priva di affettività ed amore, ricorda le truppe scelte sovietiche, che venivano tutte dai brefotrofi della sterminata URSS. Tu spoglia un uomo di amore, carezze, affetto, rendilo un res nullius socialmente, ed avrai il prototipo dei vari Lee Oswald, Shiran Shiran…fino ad oggi. Anche il terrorismo orientale si nutre di figli delle banlieu, negli slums dove la prima cosa che impari è a non riconoscere nessuno come “amico” – perché non sai cosa sia l’amicizia! – e se ne servono anche gli eserciti: in quel caso, il plotone diventa la tua casa, la tua disperazione, la tua tomba. Geniale Kubrik, che lo capì e lo spiegò al mondo.
Possiamo abbandonare la vicenda di Thomas Mair, perché la sua parte è terminata: finirà la sua vita in un ospedale psichiatrico, a “botte” di Droperidolo se prova a rialzare una sola palpebra. Il suo compito è terminato: bravo Mair, ci sei servito, adesso vai a farti fottere.

La vittima
Scelta in modo geniale, non potevano far meglio. Non la rampante burocrate, non la donna in carriera, non la donna in politica aggressiva ed arrivista, niente di questo.
Jo Cox, in scena, è salita per poco tempo. Ha occupato – in articulo mortis – sì la parte della parlamentare laburista, ma con a fianco l’icona della giovane madre, felicemente sposata ed anche un poco stravagante, visto che abitava, col marito e coi suoi due bambini, in un barcone ormeggiato sul Tamigi. Confesso che, per questa ultima ragione, la mia simpatia per lei è cresciuta. Ma sono cose personali.

La scenografia
Per l’assassino, una sterminata lista di partecipazioni a partiti e movimenti d’ispirazione nazista e razzista, ricoveri psichiatrici, insomma – non il male assoluto! – ma la malattia incontrollata, il male oscuro, che l’elettore dovrà paragonare, al momento del voto, con il “salto nel buio” di Brexit, mentre – per l’altra metà del cielo, ossia per le donne – quante sapranno resistere al disperato richiamo di una moglie e madre, strappata ai suoi bambini ed all’amato marito dallo stesso male oscuro, che nella cabina elettorale si espanderà, fino a dilagare su tutti gli altri insiemi.
Sentimenti contro follia, sangue innocente contro affetti sicuri…chi potrà resistere?
Il cocktail è fulminante, e chi lo ha predisposto ha analizzato con cura la situazione – uccisa a pochi passi dalla biblioteca che frequentava da ragazza…come a dire, ammazzata sul luogo della sua redenzione – i significati simbolici sono tantissimi ed univoci, corrono tutti nella stessa direzione. Quale?
Ovvio: al momento del voto sarà follia contro stravaganza, menti oscurate contro sentimenti limpidi, la partita non ha più senso. Ogni ragionamento logico, è già scomparso, ingoiato dagli eventi sotto il palco.

Le vittime? Come sempre, William Shakespeare le ammanta di buoni sentimenti, ma le conduce ugualmente alla morte, quasi si trattasse della loro liberazione da un mondo che non li meritava. “Elsinore, ultimo atto”, verrebbe da dire.
E che dire dell’essere stati scippati, ancora una volta, della discussione sulla quale progredire per scegliere? Jo Cox è morta perché nessuno possa pensare con la propria testa, mentre Thomas attenderà la morte con l’ago al braccio, impotente persino a capire cosa è successo. Un grande successo dell'ignoranza,

8 commenti:

Unknown ha detto...

Brexit è morta, o meglio le è stato procurato l'aborto: molto utile per garantire che neanche solo l'idea o l'ipotesi di una Brexit - inglese o di altri- possa esistere. Almeno nel breve periodo. E questo vale come monito persuasivo per tutti gli altri paesi che avevano (anche loro) qualche desiderio di uscita.
Doc

Eli ha detto...

Come in ogni caso,

bisogna chiedersi "Cui prodest?" A chi giova?
Ai mercati, che hanno fatto subito rialzare le borse europee.
Ormai giocano a viso scoperto, non si nascondono neanche più.
Come nell'orrendo sabba pubblico, del costo di sette milioni di euro, messo in scena il giorno dell'inaugurazione del Traforo del Gottardo.
Vedere per credere: una folla di zombies, cespugli senza identità, servi di un capro capitalista. Così ci vedono, e così ci vogliono, i mercati!
Perfino il sonoro è ansiogeno ed inquietante.

https://www.youtube.com/watch?v=TwmtC_R04KM&nohtml5=False

Carlo Bertani ha detto...

Mi fa un enorme piacere che siamo in tre dell'ex Olandese a ritrovarci uniti su una previsione che - diciamola tutta, per non ingloriarci troppo - era più che scontata.
Fra l'altro, su CDC è comparso subito un articolo - e Davide ha fatto bene a postarlo - dove si nota il primo tentativo di rimescolare le carte: addirittura, i "sì" all'Europa - secondo l'autore - stanno diminuendo! Come a dire: noi? Non c'entriamo niente...
Riguardo al video citato da Elisabetta, l'ho visto l'altra sera e, la notte, non sono quasi riuscito a dormire, tormentato da quella visione orrenda. Sinceramente, non credevo potessero giungere a tanto.
Ciao ad entrambi
Carlo

Eli ha detto...


Ciao Carlo.

Se non sei riuscito a dormire dopo la visione del filmato, vuol dire che sei estremamente sensibile!
Sarò più attenta nell'inviarti filmati.
Sì, è bello ritrovare anche Donato.
Ciao Donato!
E.

Carlo Bertani ha detto...

No Eli, non sono proprio così sensibile, è che il filmato, per la "trama" è terribile! Non riuscivo a dormire per il disgusto e la sorpresa.
Ciao
Carlo

Eli ha detto...


Ora sono troppo contenta.
Sto vedendo in TV un Giachetti verde di bile che intona il Requiem per il Sultano.
Che ci posso fare? I sultani mi stanno antipatici.
La Raggi, a Roma, ha vinto con percentuale bulgara: 63%!
Non mi ero accorta che ci fossero così tanti bulgari a Roma! :-)
Ciao.
E.

Eli ha detto...


Mi correggo: la Raggi è al 68%.
I dati cambiano di minuto in minuto.
Litri di Maalox per il PD.

Unknown ha detto...

Ciao, lieto di leggervi ed anche di rileggerVi. Infatti ogni tanto mi capita di rileggere qualche ns vecchio articolo....
Buon Cammino
Doc