01 marzo 2017

Tanto per capirci, Matteo



Molti saranno rimasti sorpresi dalle coincidenze di previste “riforme” del mercato del lavoro, nelle quali si sono distinti Renzi, Berlusconi, Brunetta & compagnia cantante, mentre il solo Vendola ci aveva seriamente provato, rimediandone un fiasco. Stiamo parlando del famoso (!) “lavoro di cittadinanza”.
C’è poco da dire, si tratta – oramai – della politica delle “assonanze”, dei proclami, dei conigli dal cappello. Gli unici a possedere ancora un cappello sono gli italiani: sono rimasti col cappello in mano.
Quale vuol essere il senso di questa, ultima pagliacciata? Un senso ce l’ha, credetemi, non è solo aria fritta, e non ci vogliono approfondite analisi per capirlo.
Di cosa ha bisogno il PD?

Di una politica? Di iscritti? Di teste pensanti? Di appoggi internazionali? Altro?
No, il PD ha un solo bisogno, disperato: voti, cerca voti e basta.
Allora – direte voi – emanerà questo lavoro di cittadinanza che è un mini-reddito di cittadinanza truccato da lavoro inesistente per avere dei voti. Concordo – anche se siamo ben oltre Ibsen e Kafka – ma la verità è più prosaica, non c’entrano niente questi grandi geni/folli della storia letteraria.
In altre parole, gli italiani – contenti – correranno a votare Renzi che ha dato loro 300 euro il mese per campare. Vi sembra così?
Può darsi che qualche “gnocco” ci caschi e si goda (!) i 300 euro, sollazzando lui stesso e la famiglia, ma non è così.

Di certo, Renzi – nella legge, purtroppo stesso errore commesso dai grillini nel Dis. Legge sul reddito di cittadinanza (che non è un vero RdC, ma solo un assegno di disoccupazione, ho scritto un lungo articolo in due parti per spiegarlo) – coinvolgerà tutto l’ambaradan di regime, ossia Regioni, ex-Province, Comuni e tutta la banda che suona più il coro.
Perché?

Poiché bisognerà spulciare a dovere le domande, capire chi ne ha diritto, squartare il capello in quattro...e allora...serviranno appositi uffici a tutti i livelli, per acclarare, capire con certezza chi ne ha diritto. Come, del resto, sempre hanno fatto con le pensioni d’invalidità (!).
Potranno assumere personale oppure – meglio – appoggiarsi ad apposite strutture (che ne dite delle graziose cooperative?) private, o un mix d’entrambe le scelte: l’importante è dare lavoro a gente fidata, che contraccambi con i suoi voti.

Mettiamo che Renzi stanzi 1000 euro/mese per ogni “lavoratore” di cittadinanza...beh...se ne darà 300 (come si ventila) ad ogni lavoratore...quanti scaldasedie riuscirà ad assumere con gli altri 700? E vi assicuro – questa gente la conosco – che per fare il “controllore” ci sarà un’apposita commissione, presieduta da Josif Stalin in persona.
Sic stantibus rebus.

4 commenti:

Eli ha detto...

Più che altro Frottolo elargirà i voucher di cittadinanza...

Augusto ha detto...

Mah, preferirei un "assegno di disoccupazione" ben fatto; e mi spiego.
Valido per tutti gli italiani in etá lavorativa
Senza limiti temporali; sempre che:
Si prestino fino a 60 ore lavorative mensili al proprio comune
Si seguano, con profitto dimostrabile, i corsi di aggiornamento suggeriti
Non si rifiutino, consecutivamente, piú di tre lavori proposti. Lavori, ovviamente, con condizioni contrattuali migliori dell'assegno.

Per le pensioni, andando leggermente O.T. avrei 2 proposte:
Pensione minima di 1.000 euro, aggiornata al costo vita, per tutti i maggiori di 65 anni; o la quota-parte necessaria a raggiungere il valore previsto sommando il reddito efettivo del pensionato. Per reddito efettivo intendo soldi che realmente riceve; non raccontatemi che la propietá dell'appartamento di residenza é un reddito. Eventualmente per il pensionato in affitto si potrebbe pensare ad una maggiorazione.

Seconda proposta, drastica.
Smantellare il carozzone IMPS.
Riconoscere ad ogni maggiore di 65 1.500 euro mensili, pagate con la fiscalitá generale.
Chi, durante il periodo lavorativo, vorrá o potrá si rivolgerá ad un fondo pensionistico per ottenere una integrazione alla pensione unificata statale.

E, cosí, la finiamo con la menata dei vitalizi, baby pensioni e pensioni d'oro.

Carlo Bertani ha detto...

Sai, Augusto, alla tua riforma pensionistica aggiungerebbero questo:
"esclusi i citati nel DL n.684bis, converito il Legge, n. 53/99, commi bcdef, e R.D. n.24/37, commi efgh.
Tradotto dal politichese, vorrebbe dire:
"esclusi i parlamentari, giudici costituzionali, di Cassazione, generali ed ammiragli, presidenti di regione, provincia, perepè, perepè, perepè...
Non c'è niente da fare: ce l'hanno per vizio.
Ciao

Augusto ha detto...

Si potrebbe fare un (leggero 😈) casino?